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🕓 Attenzione: la metro non è attiva h24 ma solo dalle 05:00 alle 24:00!
❗Non è inclusa nel Japan Rail Pass, sembra complessa ma è ben organizzata
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Ti porta ovunque e, a differenza della metro, è inclusa nel Japan Rail Pass. Per questo, salvo rari casi, l'abbiamo sempre preferita per lo spostamento tra i vari quartieri.
La principale, quella verde (Yamanote line), fa un giro ad anello dei principali quartieri della città.
La gialla (Sobu line) e la rossa (Chou line) tagliano invece il centro.
🕓 Attiva dalle 04:30 alle 00:30 circa
Dopo un ottimo volo con la compagnia giapponese Nippon Airways, che ci fa respirare in anteprima l'atmosfera orientale (ma quanto sono carini i piloti e le hostess che si salutano con un inchino?), atterriamo all'aeroporto di Tokyo Haneda alle ore 08:40.
In aeroporto ci prendono le impronte digitali e segnano nel nostro passaporto il timbro di "visitatore temporaneo". Cambiamo il voucher del Japan Rail Pass con il pass vero e proprio e ritiriamo il pocket Wi-Fi, che ci sarà indispensabile per questo viaggio.
Grazie alla Tokyo Monorail (🕓 attiva dalle 05:12 alle 00:07, 💴 inclusa nel JRPass, 🚋 ci sono 3 treni: L'Haneda Express è il più veloce), che parte proprio dall'aeroporto, arriviamo alla stazione Hamamatsucho in soli 30 minuti. Da qui, grazie alla Yamanote Line, in altri 26 minuti siamo già arrivati nel quartiere Shinjuku, base dei nostri primi giorni in città.
Proprio di fronte alla stazione ci rilassiamo qualche minuto al Shinjuku Gioen National Garden (in foto, 🕓 aperto dalle 09:00 alle 16:00 dal martedì alla domenica, 💴 ¥500), un'oasi verde che ci permette di ricaricare le energie dopo il viaggio.
Troviamo posto per pranzo in un ristorante di sushi in centro a Shinjuku, con pochi posti a sedere e frequentato unicamente da gente locale, dove assaggiamo i nostri primi veri nigiri!
Il menù, a differenza dei sushi italiani dove è composto principalmente da tonno, salmone e branzino, offre moltissime varietà di pesce e alcune di queste vengono differenziate per il taglio o il livello di grassezza. Il wasabi viene aggiunto (in buona quantità) direttamente dallo chef tra il riso ed il pesce (se non lo vuoi basta farglielo presente).
Con lo stomaco pieno ci incamminiamo in hotel: abbiamo scelto The Knot Tokyo Shinjuku e ci sentiamo di consigliarlo per la posizione, la pulizia e l'ottima colazione occidentale! È inoltre vicino al palazzo del governo Tokyo Metropolitan Government, dove all'ultimo piano è presente un osservatorio gratuito per ammirare dall'alto la città
(🕓 09:30-22:00) ✨
Usciti alla ricerca di un ristorante per la cena, ci imbattiamo per caso nel Festival Tori no Ichi (festeggiato proprio l'11 e il 23 novembre). Le bancarelle vendono per l'occasione dei rastrelli decorati portafortuna, la cui vendita viene accompagnata da alcuni applausi. Assaggiamo degli spiedini, le tipiche frittelle di polpo takoyaki, soba alla piastra e per dolce i dorayaki.
Concludiamo la serata nel distretto di divertimenti, con locali a luci rosse, Kabukichō (famoso poiché gestito dalla Yakuza, la mafia giapponese). All'interno vi è un altro sotto-distretto chiamato Golden Gai, famoso per gli stretti vicoli dove sono presenti tanti piccoli locali.
Legenda: ✴️ = best choice!
Dall'hotel prendiamo la Yamanote (Chou line) fino alla stazione Kanda (🕓 11 min). Da qui prendiamo la metro (linea Ginza) fino alla stazione Asakusa (🕓 11 min).
Percorriamo la famosa via Nakamise-Dori, dove acquistiamo dei bellissimi segnalibro, e arriviamo al tempio Sensō-ji.
Asakusa è il quartiere "antico" di Tokyo e, rispetto al resto della città, sembra di essere davvero catapultati in un'altra atmosfera. Fuori dai templi e dai santuari è possibile acquistare un Omikuji: un biglietto che contiene una predizione sulla nostra sorte.
Come funziona: dopo aver lasciato un'offerta, agita la scatola di metallo in cui sono contenuti dei bastoncini numerati, facendone fuoriuscire uno. Cerca il numero corrispondente a quello del bastoncino nella cassettiera di legno che trovi di fronte. All'interno del cassetto è contenuto un foglietto con la predizione (in giapponese e inglese)!
Non dimenticarti di assaggiare il Melon Pan, c'è un chiosco specializzato nella produzione di questo dolce tipico, che somiglia a un pane zuccherato, all'entrata del mercato, nei pressi del tempio! ✴️
Come sempre, per il pranzo vige una sola regola: trovare un posto piccolo e frequentato da soli locals ed il piccolo ristorante di ramen che troviamo alla fine del mercato è proprio quello che fa per noi! ✴️
Il pomeriggio ci spostiamo nel quartiere Akihabara. Per raggiungerlo da Asakusa prendiamo nuovamente la metro (linea Ginza) fino alla stazione Suehirocho (🕓 9 min). Akihabara è un quartiere molto giovanile, tecnologico e moderno. Se vuoi fare un'esperienza paranormale, visita uno dei Maid Cafè: un locale molto particolare, dove anche uomini tutti d'un pezzo, appena usciti dal lavoro, si fanno una foto con le mani giunte in un cuore assieme alle cameriere, vestite da governanti francesi. Noi siamo andati da Home Cafè, la fila è lunga ma mentre aspetti puoi farti un giro e tornare all'ora concordata.
Sei sei un appassionato di videogame, consigliamo una visita anche al negozio vintage Super Potato.
Abbiamo cenato vicino alla stazione, in un ristorante di sushi a nastro che si è rivelato uno dei migliori per rapporto qualità prezzo, si chiama Uzushio - Sushi go round ✴️
Ultima tappa obbligata prima di rientrare in Hotel: il parcheggio sotterraneo UDX, dove verso le 21:00-22:00 si ritrovano le auto più sgargianti della città (attento a non farti scoprire, l'accesso al parcheggio è solo per autorizzati!)
Dalla stazione Shinjuku prendiamo la Yamanote Line fino alla stazione Shinagawa (🕓 21 min) e da Shinagawa un treno della linea Yokosuka fino a Kamakura (🕓 47 min).
La cittadina di Kamakura, famosa per il tempio Kōtoku-in che ospita la statua del grande Buddha, è sul mare e tutte le attrazioni principali sono raggiungibili a piedi. Oltre alla famosa statua abbiamo visitato il tempio Hase-dera, da cui si gode di uno splendido scorcio sul mare ed il santuario Hachimangu (visto solo dall'esterno).
Per pranzo, dopo aver percorso tutta la via Komachi-dori, adocchiamo una taverna, con l'insegna scritta solamente in giapponese: si chiama Caraway ed è specializzata in un piatto composto da riso e spezzatino al curry, che abbiamo scoperto essere tipico. Locale molto intimo e affascinante, piatto abbondante e casalingo ✴️
Con lo stomaco ancora pieno riprendiamo il treno fino alla stazione Shinagawa di Tokyo e da qui proseguiamo con la Yamanote line per una tappa all'incrocio di Shibuya (🕓 15 min), uno dei più affollati al mondo. Qui c'è anche la statua del valoroso cane Hachiko, che abbiamo però snobbato in quanto presa letteralmente d'assalto dai turisti (Hachiko perdonami).
In realtà, in vero motivo per cui siamo arrivati fin qui è il Pokémon Center, sogno di tutti i bambini degli anni '90 😻 (🕓 10 min a piedi dall'incrocio).
Ripartiamo con la Yamanote fino alla stazione Ebisu (🕓 2 min) e da qui con la metro (linea Hibiya) fino a Roppongi.
Il ricco quartiere Roppongi ospita Roppongi Hills: un complesso di edifici moderni ed eccentrici. All'interno di quello più alto - Mori Tower - è presente un altro punto panoramico (🕓 10:00-23:00 - 💴 €10) ✴️
Con gli occhi incantati torniamo alla nostra base a Shinjuku (metro linea Oedo).